Sab 4 sett
Stamattina partenza dall’aeroporto Ayers Rock alla volta di Adelaide in South Australia. A brilliant blend è il claim di questo stato a vocazione agricola, dove si produce frumento in quantità industriale, bestiame e ottimi vini nelle valley intorno alla capitale.
La mia vicina di sedile ha paura di volare! Si agita e respira affannosamente. Si chiama Tracey e lavora in una comunità aborigena come assistente sociale. Vive 200 km a sud di Uluru in mezzo al deserto in un “villaggio” di un centinaio di persone.
Ed eccomi ad Adelaide, che ha un 1.200.000 abitanti.
Il cuore della città è la zona pedonale di Rundle Street, piena di negozi. Adelaide è stata fondata nell’800, uno dei suoi edifici storici è questa arcade, un centro commerciale di fine 800 con davanti la classica fontanella in ghisa. Lungo questa strada è vietato fumare, anche se all’aperto!
Gene Vecchio di Tourabout Adelaide mi ha accompagnato in giro. La comunità italiana conta circa 45.000 persone ad Adelaide. Lui è arrivato in Australia da Eboli quando aveva 13 anni. E all’inizio non è stato facile. Adesso la mentalità degli Australiani è molto più aperta.
Questa statua è di un attore caratterista molto popolare in Australia, Roy “Mo” Rene. Sta davanti ad un ex teatro in Hindley Street che sembra sia la zona un po’ calda di Adelaide, con un sacco di pub equivoci. Occorre indagare…
Per cena sono ospite di Susanna dell’ente del turismo di South Australia. Si va in un ristorante sul fiume Torrens con splendida vista sul centro culturale e sugli alberghi. Susanne è una ragazza fortunata: camminando verso il ristorante ha trovato per terra una banconota da 10 dollari AUS, circa 8 euro. Non male!
Susanne è tedesca, di Berlino Est. Ora è sposata con un australiano e aveva 18 anni quando è caduto il muro. Mi ha raccontato di quei giorni, quando anche lei è andata a curiosare dall’altra parte. Era con un’amica e due ragazzi su una Porsche le hanno invitate a fare un giro nella parte ovest, a mangiare una torta alle fragole e a bere una cioccolata, cose nuovissime per loro! Sono diventati buoni amici e sono ancora in contatto.
Da quando sono in Australia ho mangiato praticamente ogni sera carne di canguro e siccome ho l’impressione di aver cominciato a saltellare un po’ quando cammino, stasera al Red Ochre Restaurant ho ordinato un magnifico filetto di Angus irlandese.