Uluru, mar 30 ago
Sveglia all’alba e transfert da Alice Springs a Uluru. 450 km in auto con Chris, svizzero trapiantato per amore da 15 anni in Australia. Ha seguito la sua ragazzi che aveva già i genitori in Australia. E’ un buon posto tranquillo dove vivere, dice. Chris fa la guida in inglese e in tedesco per On Tour NT.Viaggiare sulla Stuart Highway ha dell’incredibile per un europeo. Traffico pari a zero, ogni tanto un road train carico di bestiame.
Sono dei TIR con 3 rimorchi, lunghi più di 50 metri, sono immensi e non si fermano. Per superarli bisogna avere almeno un km di strada libera davanti. Travolgono tutto, compresi i poveri canguri che di notte attraversano la strada. Ne vedo parecchi al lato della strada. Viaggiare nelll’outback australiano è come viaggiare nel Nulla. Un nulla affascinante per chi è abituato al troppo pieno: troppa gente, troppe auto, troppo cemento. E’ bello assaporare l’Assenza, il panorama primigenio di quando la Terra non conosceva l’Uomo. Arrivo a Uluru. Dal balcone della mia camera al Desert Gardens Hotel ho una vista magnifica sul monolite. Il sole è ancora alto quando prendo l’autobus per andare al Sound of Silence. E’ una cena nel deserto. Aperitivo vista Uluru al tramonto.
Il sole cala e colora la roccia di una calda luce arancio. Poi sparisce in una frazione di secondo.
E allora si passa a tavola. Zuppa di zucca (ancora!) e poi buffet a volontà.E scelgo ancora kanguroo…quando mai ne mangerò ancora?