Oggi niente foto. E niente musica nelle orecchie. Per andare a bere il mio caffè sugli scogli del Cap, mi faccio una camminata ascoltando il rumore delle mie scarpe, il mio respiro, il cinguettìo degli uccelli, la risacca nelle piccole calanques. Non c’è una nuvola in cielo e il mare è una tavola. Incrocio personaggi che mi stanno diventando famigliari, come il Contabile, un ometto sulla settantina vestito di azzurro acquamarina con scarpe in tinta, calvo e con gli occhiali. Ha l’aria di un contabile e ormai l’ho soprannominato così. Più avanti trovo il Chirurgo: alto, magro, capelli grigi, occhiali da sole, in nero, elegante nella sua sportività, direi italiano, anche se mi dice “Bonjour”. Potrebbe essere un medico. Con lui cammina senza guinzaglio un golden retriever. Ma tra i cani che incrocio e che corrono felici dietro i proprietari, dal chihuauha della signora in fucsia al bastardino della coppia di anziani, ce n’è uno che mi ha colpito: sembra il lupo bianco che appare nelle scene de Il Trono di Spade. Un inquietante husky completamente bianco, magro e con gli occhi azzurri che arranca lento con la lingua di fuori, seguendo un trio che ho già notato nei giorni scorsi: due signore chiacchierone e un tipo segaligno.
A proposito di chiacchiere: senza musica nelle orecchie si possono sentire i discorsi di chi si incrocia. Ma quelli che fanno più casino sono due pescatori in barca che stanno ritornando verso Monaco su un vecchio gozzo entrobordo. Il motore scoppiettante fa loro alzare il tono della conversazione e così anche se costeggiano al largo 100 metri si sente chiaramente quello che dicono. Completo il giro del Cap e arrivo alla strada. Il silenzio magico del mattino lascia il posto al rumore delle auto e dei tagliasiepi nei giardini delle ville. Un altro giorno comincia. Io il caffè l’ho preso. E voi?