In questi bei pomeriggi di autunno è bello andarsene un po’ in giro per l’entroterra. Ieri sono ritornato a Saint Paul de Vence. E’ un bel paesino provenzale, stretto nelle sue mura, bastioni cinquecenteschi, perché Saint Paul è stata una roccaforte di frontiera. Poi è diventato nel 900 un posto di artisti in cerca di pace e ispirazione. E così sono arrivati personaggi come Jacques Prevert, il poeta e sceneggiatore che ha scritto i più bei dialoghi del cinema francese del dopoguerra.
Abitava in una casetta deliziosa che si chiama La Miette, la briciola. Con una finestra rivolta verso il mare e la costa. Una finestra antica con una bifora romanica. Si affaccia su una vallata verde coperta da vigneti, e adesso da ville! E’ zona di immobiliare di lusso lì intorno, con ville e hotel di charme. Hanno costruito moltissimo e a fondo valle adesso c’è un centro commerciale enorme, le Polygone.
La prima volta che sono andato a visitare Saint Paul de Vence ero appena arrivato a lavorare per RMC e quindi andavo a conoscere il territorio. Sono arrivato un giorno in settimana in tarda mattinata e sotto le mura, vicino al lavatoio, c’era un grande spazio piano dove si gioca a bocce, all’ombra di grandi platani. Insieme a 3 o 4 persone c’era Yves Montand che giocava alla petanque! Yves Montand era un attore e cantante francese, molto famoso, direi un Gianni Morandi francese, ed era lì perchè abitava nei dintorni.
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Oggi Saint Paul ha la stessa atmosfera di un centro commerciale di lusso: tutto è così carino, so cute! I negozi sulla stradina principale sono quasi tutte boutique d’arte: quadri, statue, soprammobili a dei prezzi allucinanti, e man mano che vai avanti salendo, i negozietti si rimpiccioliscono e diventano negozi di souvenir e paccottiglia varia fatta in Cina. Ha perso molto della sua autenticità, Saint Paul de Vence.
D’altronde ci arrivano i pulman di turisti dalle navi e quindi è diventato un centro commerciale di souvenir provenzali. Se volete trovare un po’ di pace, bisogna prendere le stradine laterali che passano rasenti le mura. Lì non ci sono negozi, ci sono abitazioni vere, c’è la cappella dei Penitenti Bianchi che è stata decorata da Folon, ed è molto carina quella parte di Saint Paul de Vence, ve la consiglio!
All’inizio di Saint Paul, prima di passare la porta ed entrare nelle mura, c’è un albergo storico, con un bellissimo giardino e un ristorante famoso, la Colombe d’Or. Fuori ci sono quei pulmini neri per i transfer di lusso. Perchè bisogna essere veramente ricchi per mangiare o soggiornare lì.
A me è capitato di pranzare un paio di volte alla Colombe d’Or che in effetti era la trattoria dove mangiavano gli artisti che vivevano da quelle parti, in Provenza, e che pagavano con i loro quadri! E quindi alle pareti ci sono opere di Miro, Braque, Chagall, Picasso, e in giardino delle sculture di Calder e César, e altri contemporanei. Io ho mangiato sotto un Braque che non mi piaceva molto perchè era piuttosto grigio e triste.
È tutto artistico a Saint Paul: dal selciato nella viuzza principale, fatto di soli disegnati con i ciottoli, alla fontanella all’angolo con una chioma di pietra lavica!
E poi lì vicino c’è da visitare la Fondazione Maeght, dove sono esposte molte opere di Mirò ma anche Giacometti, Chagal, Calder. Bello Saint Paul de Vence. Però quella sensazione di centro commerciale per turisti me l’ha un po’ guastato…