Raccogliere i pensieri sparsi


Leggevo che ogni giorno il cervello è attraversato da miliardi di neutrini e di pensieri. Alcuni sono piacevoli, altri meno. La cosa migliore da fare è, alla sera, raccoglierli, come perline, in un sacchetto. E scriverli in un diario. Si pensa che il diario sia attività inutile, giovanile e prettamente femminile. Ma ci si sbaglia: la scrittura è un ottimo modo per fare chiarezza nelle cose, rinfresca la salute mentale e permette di lasciare andare i pensieri più leggeri, senza che scompaiono. Vi spiace se li annoto su questo blog? Se non vi piacciono non leggeteli.
Oggi camminando sul Cap ho trovato una Bucazzurra. L’ho chiamata subito così. Il cielo oggi era azzurro ma non così ceruleo da riflettersi in modo tanto innaturale. Deve essere colata della vernice azzurra nella buca. Come ci è arrivata? troverò il sonno lo stesso, anche senza risposta a questa mia ultima domanda.

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Un video per dormire


Su YouTube è diventato virale. E’ un’inquadratura fissa di un corso d’acqua in mezzo ad un bosco nella contea di Leitrim, nel Nord Ovest dell’Irlanda. Un paesaggio molto verde e quindi molto rilassante, una cascatella, un ponticello romantico, cinguettìo di uccellini irlandesi e mormorio di acque. Concilia il sonno. L’autore del video si è ispirato alla pratica di respirazione ideata da Andrew Weil, medico di Harvard, che assicura la possibilità di addormentarsi in appena 57 secondi. Oltre sei milioni le visualizzazioni del video che ha una durata complessiva di 8 ore e 20 minuti. Forse non era sicuro di far addormentare chiunque in 57”…

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Calzini freddi per dimagrire

Fra i trucchi per dimagrire senza troppe privazioni c’è anche il metodo dei calzini freddi. È un trattamento che stimola la circolazione sanguigna, una forma di idroterapia molto semplice che aiuta a perdere peso.
Prima di andare a dormire, immergere un paio di calzini di cotone nell’acqua fredda, strizzarli un po’ e metterli nel frigorifero. Riempire un secchio di acqua bollente e mettere i piedi nell’acqua per 15 minuti. Poi asciugare i piedi e indossare i calzini freddi. Coprire con calze di lana e andare a letto. Il mattino dopo i piedi saranno asciutti e nel frattempo avrete migliorato la circolazione sanguigna e stimolato il sistema immunitario. È un rimedio efficace anche quando si hanno i primi sintomi di raffreddore o problemi di insonnia….e vi fa anche dimagrire a vostra insaputa.

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Lo smeraldo della Contessa

Qualche giorno fa ho incontrato Roberto, un nostro ascoltatore che commercia in gioielli antichi da collezione, come le perle Melò appartenute all’Imperatore del Vietnam. Mi ha mostrato un gioiello storico, uno smeraldo che ha fatto la storia d’Italia: uno smeraldo colombiano di 55 carati lavorato a cameo con in rilievo il volto di una donna bellissima, la Contessa di Castiglione. Nella seconda metà dell’800 Virginia Odoini di Castiglione era una delle donne più belle d’Europa e il Cavour la spinse nel letto di Napoleone III per avere l’aiuto dei Francesi contro gli Austriaci.
E fu una storia scandalosa nella Parigi dell’epoca! L’Imperatrice Eugenie non la prese tanto bene, però la Francia aiutò il piccolo Regno Sardo Piemontese grazie a lei. (Cosa tira più di un carro di buoi?)

Comunque la Contessa di Castiglione fu l’amante anche di Vittorio Emanuele II, una vera femme fatale del Risorgimento italiano. Sembra che abbia incantato l’Imperatore Napoleone III presentandosi in una camicia da notte di seta verde ultra sexy per l’epoca, che è ancora conservata al Museo Cavour di Santena.
Napoleone III commissionò al più famoso gioielliere dell’epoca, Castellani di Roma, questo smeraldo pazzesco, con il ritratto della Contessa in rilievo, il medaglione che ho toccato qualche giorno fa. Un viaggio nel tempo!
Quel gioiello è stato al collo della più bella donna d’Europa, una donna che ha cambiato il corso degli Umani Eventi. Roberto Sciaguato, il nostro ascoltatore proprietario di lapiramidepreziosi.com, ha comprato lo smeraldo a Londra. Chissà che giri ha fatto per finire in Inghilterra. Adesso è di nuovo in mani piemontesi, neh!

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Are you beach body ready?


Una campagna pubblicitaria nel Tube di Londra ha suscitato una marea di polemiche: hanno accusato il cartellone di promuovere “un ideale fisico praticamente irraggiungibile”.
La foto è di una ragazza in bikini giallo con fianchi strettissimi, enormi seni, costole in rilievo, abbronzata, e di fianco la scritta: “Corpo da spiaggia sei pronto?” E’ la pubblicità di un prodotto dietetico.
Allora abbiamo fatto una piccola indagine. Secondo voi?
A-la modella ha 24 anni ed è australiana. In Australia è autunno quindi lei ha avuto tutta l’estate per nuotare e mantenersi così in forma.
B-hanno usato Photoshop
C-un po’ di tutt’edue!
Comunque la campagna d’odio contro il corpo troppo perfetto è diventa virale! Scattano e pubblicano foto con il dito medio e dietro c’è il cartello tutto giallo: “Are you body beach ready?”
Prova costume rinviata per tutti…

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Ardissone Giuseppe

Questo è Giuseppe Ardissone, il mio bisnonno materno, un uomo mite e gentile. Nel dicembre 1944 i fascisti del paese avevano ricevuto una lettera anonima siglata A.E.G. e quindi, con un lampo di genio investigativo, intimarono a tutti gli abitanti con quelle iniziali di presentarsi al comando. Ardissone Giuseppe lo fece vestito da lavoro, con gli zoccoli ai piedi e una mantellina militare, residuato di una guerra precedente. Lo spedirono a Castellamonte su un carro trainato da cavalli e da lì a Cuorgnè dove fu processato e rimesso in libertà. Fece il viaggio di ritorno sul tetto di una corriera, a 72 anni in pieno inverno. Non ho storie familiari di Resistenza da raccontare. Ho aspettato che passasse il 25 aprile per evitare la retorica e raccontare un piccolo episodio di sopruso da parte di un regime ottuso.

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Al cinema con il gatto sulle ginocchia


Vi ricordate quando al cinema si poteva fumare? Insalubre col senno di poi, ma era la regola fino al 1975. Godersi una pellicola su grande schermo è diventato anacronistico ora che a casa si può fruire di una qualità superlativa in digitale, con la libertà di stravaccarsi e di mangiare e bere ciò che si vuole, non solo popcorn. Ma andare al cinema può essere un’attività social da non trascurare.

E per questo a Londra vorrebbero aprire un cinema in cui potersi portare il gatto da accarezzare. Lo chiameranno “Great Kitten” e per ora è solo un progetto con annessa campagna di crowdfunding online, ma l’idea sembra prendere piede. Dieci gatti adottati gireranno liberamente per la sala, a disposizione di chi li voglia accarezzare. Io temo che si moltiplicheranno in breve tempo. Ma se ci sarà cibo e coccole per tutti, why not?

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EXPO e containers


Sapete chi sono i più grandi viaggiatori del mondo? I containers! Nascono per viaggiare e hanno misure standard valide in tutto il pianeta. Per questo lo stand del Principato di Monaco a EXPO 2015 è strutturato a container e potrà essere riutilizzato in Africa. L’idea è di un architetto italiano, Enrico Pollini di ES-KO

Nutrire il mondo coltivando la terra in modo sostenibile, utilizzando energia prodotta dal fotovoltaico e ottimizzando l’acqua.
E poi nella logica della Sostenibilità il padiglione potrà essere smontato e trasportato in tutta semplicità. Viaggerà via mare e poi via terra sino al Burkina Faso dove sarà utilizzato dalla Croce Rossa Internazionale come centro di formazione per personale medico e paramedico. Vivrà così una nuova vita, questa volta non solo di rappresentanza come all’Expo, ma di utilità al servizio della gente.

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Potere della fantasia


Stamattina sono stato in una piccola baia sperduta di Rodi, l’isola greca a poca distanza dalle coste della Turchia. Naturalmente ero in viaggio con la fantasia: mi trovavo a un paio di km in linea d’aria da casa. Ma quell’angolino tra il Golf Bleu e il Tennis di Montecarlo è stato il primo posto che mi ha incantato quando sono arrivato qui sulla Costa Azzurra anni fa. Non so neanche come si chiami quella spiaggetta di ciotoli protetta da un roccione. Lì c’era il cabanon di Jeannau, un ristorantino alla buona.E’ stato smantellato anni fa, ma l’impressione di essere su una piaggetta di Rodi mi è rimasta.

Sognavo di andare lì a scrivere il mio romanzo, seduto sul roccione guardando il mare e prendendone ispirazione per scrivere cose belle e profonde, che sarebbero piaciute ai lettori e li avrebbero aiutati a vivere meglio, come succede a me quando leggo cose ben scritte.
Ho presentato il mare alle mie nuove scarpe fosforescenti da corsa, perchè si facessero un ‘idea di dove mi dovranno portare periodicamente nei prossimi mesi, prima di decomporsi come le precedenti. Quelle sono riuscito a bucarle sulla punta, tanto ho camminato in giro per i sentieri della costa e su, oltre il castello.

La colonna sonora che ho scelto per la camminata di stamattina era 100% Acid Jazz, compilation della label Acid Jazz di Eddie Piller uscita nel 1995. Terribilmente attuale, pensavo, alla luce del successo di Uptown funk di Mark Ronson. C’erano brani come Too young to die di Jamiroquai, Lost in music di Stereo MC’s, e la mia canzone di sempre, There’s nothin like this di Omar.

Ma è sulle note di Prince of peace di Galliano che mi sono commosso. Camminavo sotto il sole e ho sentito un brivido lungo la schiena, un fantasma del passato, un piacere inaspettato, e la consapevolezza di aver vissuto una grande epoca della musica, un momento di creatività eccelsa e irripetibile.

Intanto un elicottero volteggiava sulla mia testa. “Mi stanno cercando” ho pensato. Ma per i miei reati non si scomoda un elicottero. Era un elicottero al lavoro: si abbassava sul parcheggio della stazione di Roquebrune, dove al suo cavo di una trentina di metri veniva agganciato del materiale da costruzione. E ripartiva verso una di quelle villette a mezzacosta sopra la ferrovia dove non arriva nessuna strada ma solo una scalinata.

Peccato perchè sono abitazioni in una posizione invidiabile, spesso con dei giardini meravigliosi, pieni di alberi. Ma sono inacessibili se non con fatica, e questo le rende invendibili. Ripararle e rimetterle in sesto costa carissimo se si usa l’elicottero anche solo per un servizio di 15 minuti. Ed è la seconda volta che lo vedo in azione.

Il Mediterraneo mi ha avvolto con i suoi colori anche oggi. E mi ha fatto viaggiare lontano. Un altro giorno speso bene.

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Grattacieli e potere


Nell’Italia del Rinascimento le famiglie facoltose facevano costruire una torre non per ragioni difensive ma per prestigio. Più la torre svettava e più il potere era sotto gli occhi di tutti. E’ stata l’invidia a creare l’irripetibile skyline di San Gimignano. L’edificio in pietra più alto del mondo è rimasto la piramide di Cheope fino al completamento dell’Empire State Building.
Oggi i grattacieli interpretano i cambiamenti economici e geografici. Sono i grattacieli il passaporto del futuro per le grandi città. Ed è per questo che le metropoli più all’avanguardia hanno innescato da tempo una corsa alla costruzione di nuove torri. Londra ad esempio dal 2000 ha aggiunto 23 grattacieli alla propria skyline, New York ha visto arrivare sul mercato 4 torri solo nel 2014, tra cui l’iconico One World Trade Center. A Dubai sono stati realizzati 190 grattacieli dal 2000 e a Shanghai oltre 90.
Comunque gli affitti più cari nei grattacieli sono a Hong Kong, che resta ai vertici della classifica, a 2.500 dollari al metro quadrato all’anno, seguita da New York dove i canoni sono saliti del 20%. Seguono Tokyo, Londra, San Francisco, Singapore, Sydney, Mosca e Los Angeles.

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